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Giornata della Memoria 27 Gennaio 2020

27 Gennaio 2020


“Appello per un’instancabile costruzione di pace”



L’Associazione di Volontariato Janusz Korczak, un’Associazione che si ispira al grande medico Educatore e martire polacco, un Uomo che consacrò l’intera sua esistenza ai bambini fino all’estremo sacrificio della propria vita per i suoi duecento orfani che non volle lasciare soli nell’abisso dell’orrore della deportazione nelle camere gas di Treblinka, esprime profondo dolore ed indignazione di fronte ai continui massacri, agli stermini di popoli e soprattutto di bambini innocenti.


L’Associazione rivolge un appello a tutti coloro che sono impegnati nella difficile opera educativa e nella formazione dei giovani, perché non ci si arrenda all’indifferenza, alla rincorsa ed all’inevitabilità della guerra, alla terribile logica dell’occhio per occhio dente per dente.

Oggi, subito, cambiamo il nostro sguardo, il nostro modo di vedere le cose, impegniamoci a pensare in termini di giustizia, ascolto e rispetto delle ragioni dell’altro, agiamo per la ricerca e l’instancabile costruzione di pace.


Una poesia di un caro amico dell’Associazione, il poeta vercellese Dino Serazzi, esprime con parole toccanti ed efficaci, l’angoscia dell’infanzia nel terribile strazio della guerra.

“Invocazione di un bimbo nello strazio della guerra”


Che pace, uomo, mi darai alfine

poi che vidi la madre ed i fratelli

col volto schiacciato dai sassi

della casa distrutta, ed il padre

trapassato dal ferro dell’ira

e Miriam dolce con gli occhi spalancati

ed il violato seno adolescente

buttata esangue nella terra riarsa?


Che pace, uomo mi darai

poi che vidi trascolorar nel sole

i sogni che mi raccontarono,

e rotolar le fiabe ed i miei giochi

in quell’alba di fuoco;

e gli abbracci che attorniavano

il mio tenero mondo di fanciullo

morire nel solco della violenza?

Che pace mi darai per cancellarmi

l’odio dal cuore e dagli occhi il pianto

purificar l’angoscia in me rappresa?


Preparami una nuova culla,

ricantami le nenie di mia madre

lasciata nella casa distrutta

col volto schiacciato dai sassi.



Porta la lievità d’una carezza

sul mio cuore fanciullo

ond’io l’immenso abbraccio

dell’amore ancora accolga,

e l’angoscia del pianto

in un tepore incorrotto di sole

alfin si sciolga!


(Poesia tratta da: L’uomo e il bambino, 1996)






Meditiamo, infine, con le parole di Janusz Korczak:


“Attenzione: la vita moderna deve la sua forma a una bestia feroce: l’homo rapax…

Il sentimento vaga senza tetto, come Cenerentola.

I prìncipi del cuore sono proprio i bambini, questi poeti e pensatori.

Rispetto, se non umiltà, per la bianca, la candida, l’immacolata, la santa infanzia”.


(Brano tratto da: Il diritto del bambino al rispetto,1929).


Mirella Carpanese

Illustrazione: Malgorzata Koczorowska



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